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Il Civis, questo figlio di nessuno!

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Messaggio  ivanox 04.08.10 4:00

Sull'Unità del 16 luglio si legge:

"CIVIS E' INUTILE CONTESTARLO ADESSO".

La consolidata tecnica di marketing dei berlusconidi si è ormai consolidata anche nella società.
Continuare a sparare balle su ogni argomento fino a quando non gli saranno definitivamente incorporate, e, là, il gioco è fatto. Ultima vittima in città è il povero Teo/Civis, ovvero il filobus spacciato per tram fatto comprare all'ATC da Guazzaloca, nel 2004, in scadenza di mandato.
Prima balla: le dimensioni ed il peso gli rendono impossibile transitare per le vie del centro storico.
E' lungo 18,5 metri, largo 2,55 e pesa a vuoto 20,2 q.li, gli altri bus snodati che da anni passano per il centro (27, 19, 14) sono lunghi 18 e larghi 2,5 metri e pesano 16,5 q.li.
Seconda balla: le guide verniciate sulla strada e gli attacchi ai palazzi della linea elettrica sconciano il centro storico. Basta alzare la testa in San Vitale e Maggiore per vedere che le linee elettriche esistono già, e da decenni, mentre la sovrintendenza ha ottenuto l'eliminazione della guida ottica nelle strade storiche.
Terza balla: le banchine di accessibilità toglieranno spazi al parcheggio degli autoveicoli: si è visto che la ristrutturazione delle sedi stradali per migliorare
l'accessibilità ai bus, non solo al Civis ma anche al 14 in Massarenti-Andrea Costa, toglie spazi solo ai parcheggi abusivi e che questo sia un danno alla città è tutto da dimostrare.
Nel resto del mondo civilizzato sulle radiali urbane da decenni non ci si può neppure fermare, in molte città non si può immatricolare un'auto privata se non si possiede o si affitta un parcheggio, eppure quelle città sono prospere come e più di Bologna.
Che il rapporto costi-benefici del Civis sia sfavorevole, e non poco, non è una
novità ma bisognava pensarci nel 2004.
Sarebbe stato meglio confermare il tram progettato da Vitali lungo la T rovesciata, Corticella, San Lazzaro, Borgo Panigale, se non altro perché i tram possono viaggiare in convoglio moltiplicando il potenziale con lo stesso guidatore.
Guazzaloca, forse abbagliato dai venditori che gli avevano raccontato di lavori stradali pressoché inesistenti, non ci badò, fece la frittata che nessuno potrà mai
ritrasformare in uovo.
A che scopo contestare ancora il povero orfanello con argomenti fasulli?
Che avrebbero fatto i difensori di Sua Maestà l'Automobile, veri o involontari, se fosse stato confermato il tram di Vitali che, nel 1999, aveva già ottenuto i fondi dal Cipe?

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Sul Resto del Carlino del 14.7.10 si legge:

IL CIVIS? VE LO SIETE VOLUTO

...
Ma qui è meglio procedere con ordine, elencando coloro cui va addebitata la situazione di oggi (e vedrete quella di domani).
Lasciamo perdere le Giunte Vitali e Guazzaloca, che, sostanzialmente, volevano un'altra cosa.
La prima responsabile è la giunta Cofferati, in particolare l'assessore Maurizio Zamboni, sordo ad ogni segnale, determinato ad andare avanti contro ad ogni evidenza.
Poi viene la Lega delle Cooperative, che, avendo vinto il concorso per i lavori, ha preteso di farli.
...

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Mio commento:

Io son contrario per principio al traffico automobilistico
privato in città; ben venga qualunque soluzione che, non
danneggiando gli immobili storici e non, possa ridurlo
drasticamente.

Facemmo anche un referendum, anni fa, ed i bolognesi si
espressero chiaramente per la chiusura del centro storico
alle auto.
Naturalmente la volontà popolare fu ignorata, sia dalle
amministrazioni di sinistra che da quella transitoria di
Guazzaloca.

Vorrei ricordare che i Tramway c'erano a Bologna fin dal
tempo del Re Vittorio Emanuele III, ed anche del Duce,
che li potenziarono con grande beneficio per la collettività.

E vorrei che non si dimenticasse chi ebbe la "lungimirante"
idea negli anni '60 di schiodare le rotaie dalle strade di
Bologna distruggendo per sempre tutta la rete tramviaria e
buona parte della pavimentazione in granito della città.

Erano degli incapaci o erano degli affaristi che agivano
per conto delle imprese amiche?

Per chi avesse le idee confuse, sarà bene precisare che non
furono Guazzaloca, Cofferati, e neanche i Berlusconiani, sempre
imputati di ogni nefandezza.

Ah, una domanda, come mai a Milano e Torino i tram
li hanno lasciati?
ivanox



ivanox

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