EPIFANI, IL SEGRETARIO FANTOCCIO

Ieri, i metalmeccanici della FIOM sono scesi in piazza a Roma per manifestare contro la debole politica economica del governo e reclamare la priorità, ma soprattutto l'organica tutela e ripresa del lavoro in Italia: la terribile crisi produttiva morde l'occupazione che sempre di più si riduce con la crescita onerosa, pressochè costante, della cassa integrazione.
Migliaia, anzi milioni di ore di lavoro perse, disoccupati giovani e anziani senza prospettive, la ripresa della via verso l'emigrazione, il dramma della disperazione individuale e collettiva.
Giusta e significativa, dunque, la grande manifestazione della FIOM, indipendentemente che se condividano l'impostazione e le modalità, un segnale di grande valore per tutti noi.
Vi hanno aderito Sinistra, Ecologia e Libertà, Movimento 5 Stelle e, solo a titolo personale, alcuni rappresentanti del Partito Democratico.
Già, quest'ultimo, ormai residuato politico, è stato il grande assente ad una manifestazione di ampia connotazione di sinistra.
Epifani, neo segretario fantoccio del PD, ha dichiarato che al momento non è importante scendere in piazza, ma risolvere i problemi del paese: assurdo e qualunquista!
Come può il responsabile della maggiore organizzazione politica di sinistra in Italia dimenticare che il contatto, il sostegno alla piazza, che legittimamente protesta, vuol dire mantenere vivo il cordone ombelicale con la base d'origine stessa del suo movimento?
Forse, sotto l'effetto del peyote Epifani si è tradito e, sinceramente ha detto una cosa non di sinistra, al pari di D'Alema e altri, nonostante l'accorata invocazione di Nanni Moretti in un suo film di alcuni anni or sono!
Persino, Berlusconi, pur se in modo strumentale e per me fuori luogo, cerca la piazza del suo elettorato di riferimento a sostegno delle sue magagne, invece il PD sembra snobbare il rapporto stretto con i suoi sostenitori.
Ed Epifani è stato il segretario generale della CGIL? Ma ci faccia il favore, per dirla alla Totò!
Presto a casa, prima possibile!

Con questi avversari Berlusconi può dormire sonni tranquilli date retta a me!

Politicamente Berlusconi è solo "primus inter pares" ovvero pari, quindi degno degli avversari che lo contrastano.
Da entrambe le parti si esprime soltanto un'aurea mediocrità, fatta di protagonismo personale, di opinioni anzichè di idee, di sterili ed inutili diatribe, di interessi personali o di lobby.
Quando la politica è questo, gli elettori sono costretti a guardare entro un orizzonte ridotto, dominato dal malpancismo, dall'istinto di sopravvivere meglio possibile, magari ricorrendo anche a taluni sotterfugi, stratagemmi che, se premiano chi è potente e ambisce a comandare, non si capisce perchè non debbano essere utilizzati da chi, pure solo inconsapevolmente, si riconosce precario in un paese fragile socialmene ed economicamente.
Diceva il grande W. Churcill: - Ogni paese ha il governo che si merita! .- Bene, adesso in Italia abbiamo il governo, una destra ed una sinistra che non possono essere diversi perchè è quanto ci meritiamo!
Sul piano etico e morale, poi, Berlusconi è stato ed è unico ovvero ignobile e questo sicuramente lo distingue, lo fa impari rispetto ai suoi avversari.
A me non interessa la tranquillità dell'uomo di Arcore, certo di restare a galla finchè tali saranno i suoi avversari, a me interessa la tranquillità del mio paese, della mia famiglia come quella di tante altre, la serenità di mio figlio come quella di tantissimi govani.
Nonostante sia un "quattrocchi", sono abituato a cecare orizzonti più ampi e dignitosi, soprattutto fuori dalla faziosità imbecille!