Quante donne eroine dell'antimafia sono invece mafiose?

Rosy Canale era considerata un’icona dell’Antimafia, in Calabria.
Giovedì mattina è stata arrestata con l’accusa di truffa aggravata e peculato per distrazione dai carabinieri di Reggio Calabria.
La donna avrebbe sottratto fondi pubblici comunitari e italiani, erogati per finanziare la sua fondazione antimafia, «Donne di San Luca e della Locride», per fini personali.
Centosessantamila euro la somma che Rosy Canale avrebbe sottratto alla fondazione, secondo le valutazioni dei magistrati della di Reggio Calabria che hanno chiesto l’arresto.
I Carabinieri hanno scoperto che sono stati spesi non per finalità sociali ma avrebbe acquistato abiti firmati alla figlia, vestiti per il padre e beni di lusso.
E al telefono diceva: «Me ne fotto, non sono soldi miei».
Anche questa sta bene in galera!