La Frascaroli risponde di falso per il matrimonio con uno sposo che morì subito!

L'assessore al Welfare del Comune di Bologna Frascaroli ha chiesto il rito abbreviato nel processo in cui è imputata per aver celebrato il 22 luglio 2013 un matrimonio in extremis all'ospedale.
La Frascaroli risponde di falso in concorso e "previo concerto", secondo l'accusa, con la sposa, un'ucraina di 54 anni, alla quale è contestata anche la circonvenzione di incapace.
L'ucraina avrebbe abusato dello stato di infermità e deficienza psichica in cui versava il poveraccio caduto nelle sue mani e lo indusse a firmare, oltre all'atto di matrimonio, vari atti di vendita e il 16 luglio 2013, sei giorni prima delle nozze, un testamento pubblico con cui veniva nominata sua erede universale; il giorno dopo, un assegno da 40mila euro in suo favore.
Imputato è anche un notaio, per la vicenda del testamento.
Appena sposato, il povero sposo era morto.
Il disgraziato era capitato in una bella combricola di ladroni!