Onore a Muhammar Gheddafi. Così muore un Uomo.

Onore a Muhammar Gheddafi. Così muore un Uomo.
Fu un dittatore, è vero. Ma fu un uomo che, pur potendo
fuggire a suo piacimento dall'aggressione delle soverchianti
forze militari europee ed americane con montagne di denaro
sottratte allo stato, ha invece voluto morire eroicamente
combattendo per la sua Rivoluzione, quella che destituì il
regime feudale del re Idris.
Il Raìs ha lottato fino all'ultimo assieme a quei libici
che non hanno ceduto sia alle lusinghe dell'imperialismo
occidentale che alle minacce delle armi ad altissima tecnologia
distruttiva.
Il popolo libico era con Gheddafi, non con i pochi ribelli
e dissidenti al soldo delle grandi potenze; lo dimostra
la rapida marcia iniziale per la riconquista di Bengasi,
fermata solo grazie ai missili francesi e inglesi che lo
hanno inseguito, spargendo morte fra i civili, fino alla
fine dei suoi giorni.
Onore a Gheddafi, dunque, e vergogna perpetua sul mondo
cosiddetto libero, ed in particolare su Berlusconi,
traditore e spergiuro, che, nella secolare usanza al tradimento
dei governanti italiani, ha pugnalato alla schiena chi aveva
abbracciato fino al giorno prima fingendogli sincera amicizia.
Per non andare a ricordi italiani ormai troppo lontani, il
nostro pensiero non può dimenticare Salvator Allende, anche
lui caduto con le armi in pugno in difesa della propria
patria.
Ora vedremo cosa succederà nella Libia "liberata" dagli
aerei inglesi, francesi, americani, canadesi, e dei lacchè
italiani, ipocritamente inviati per "proteggere i civili"
ed in realtà a massacrare donne e bambini, anche se rifugiati
negli ospedali e nei luoghi sacri di culto.
Per gli inglesi e francesi i motivi della loro aggressione
a Gheddafi (che, non dimentichiamolo, godeva di numerosi
riconoscimenti presso l'ONU) si trovano nei ricchi giacimenti
di petrolio; ma per l'Italia, che aveva accordi preferenziali
per l'estrazione del greggio, quale motivazione alla parteccipazione
aveva se non il solito pavido accodarsi ai probabili vincitori?
La Germania non è intervenuta in questo scempio, e noi invidiamo
l'autonomia dei loro governanti.
É facile prevedere che la Libia, paese divenuto prospero
rispetto ai vicini proprio grazie alla politica in favore
del popolo ed alla lungimirante, anche se ferrea, guida di
Gheddafi, precipiterà nella miseria e nell'ingovernabilità
a causa delle lotte fra capi tribù corrotti e violenti.
Il risultato sarà che gli inglesi e i francesi si impadroniranno
del petrolio; mentre gli italiani dovranno sobbarcarsi centinaia
di migliaia di profughi in cerca di sostentamento.
E i soliti creduloni nostrani gioiranno per la "liberazione"
della Libia, e si sbracceranno per favorire l'accoglienza
in Italia dei nuovi profughi disperati ed affamati.
ivanox