Scalfaro, un antiberlusconiano che vedeva lontano.

Scalfaro, un antiberlusconiano che vedeva lontano.
Sicuramente Scalfaro aveva lavorato per far cadere il governo
Berlusconi nel 1994 e, per questo ed altri motivi, non c'è
stata ressa di uomini dell'entourage del Cavaliere ai suoi
funerali.
Chi però lo ha incensato negli ultimi tempi ha dimenticato
di averlo avversato ferocemente in gioventù: lo chiamavano
"bacchettone" per l'episodio del ristorante di Roma quando
rimproverò una giovane donna a spalle scoperte.
Poi, nel governo Scelba, Scalfaro fu "responsabile per la
censura teatrale e cinematografica".
Negli anni '60 fu tra i democristiani dissidenti che si
opponevano ad un governo di centrosinistra con la presenza
dei socialisti.
Nel 1974 era un entusiasta sostenitore della campagna per
abolire il divorzio.
Negli anni '80 lo definivano "dinosauro della repubblica".
Ma alla fine, quando cominciò a "bastonare" Berlusconi, il
riconsiderato Scalfaro fu santificato!
Sicuramente Scalfaro fu un conservatore che si oppose
sempre al nuovo -compreso il Nuovo Affarista Barzellettiere
entrato sgomitando nell'economia italiana- con tutte le sue
forze, e mai rinnegò il suo passato.
E mai si comportò da "Povero Vecchio Rimbambito" come è
accaduto ad altri; mai propose di depenalizzare o spalancare
le carceri per liberare delinquenti ed assassini come fanno
i "Poveri Vecchi Rimbambiti" attuali.
Mai, Scalfaro, ha rinnegato se stesso fin da quando, nel
dopoguerra, da Magistrato, chiese ed ottenne la fucilazione
di numerosi sanguinari assassini, liberando definitivamente
il paese dalla loro orribile presenza.
Altro che piagnucolose richieste di misure alternative
alla detenzione!
ivanox